21-23 Shorts Garden – Tube: Covent Garden
A mezzogiorno del 21 agosto scorso si sono uditi a Westminster gli ultimi dodici rintocchi del Big Ben. Il celebre orologio ospitato nella Elizabeth Tower continuerà a funzionare ma rimarrà privo del rintocco delle sue campane per ben 4 anni, per consentire dei complessi e improrogabili lavori di restauro. Di questo lungo (forse troppo) stop hanno parlato con dovizia di particolari i giornali e le televisioni di tutto il mondo. La stessa copertura mediatica, ahimè, non c’è stata per un altro orologio che qualche anno fa ha smesso di funzionare e di attirare l’attenzione dei passanti.
Per fortuna non è stato smantellato e ancor oggi abbellisce la facciata di un palazzo all’angolo tra Shorts Garden e Neal’s Yard, a pochi passi da Covent Garden. Sul quadrante, aguzzando la vista, si legge una scritta: “Hunkin & Plant – Aquatic Horologists – 1982”.
Questo strambo marchingegno fu commissionato da Michael Loftus, il proprietario della bottega di cibi integrali che aveva la sua sede al piano terra dell’edificio. Lo scopo era quello di attirare più clienti nel negozio, che vendeva prodotti allora piuttosto rari a Londra, come ad esempio i pomodori essiccati. Altra specialità di Loftus era il burro d’arachidi.
Artefici dell’orologio furono due giovani artisti/ingegneri/visionari, di nome Tim Hunkin e Andy Plant.
Il meccanismo funzionava così… Ad ogni scoccare dell’ora un serbatoio d’acqua posizionato sul tetto dell’edificio (al suo interno c’era un sistema per evitare il congelamento durante l’inverno) si svuotava completamente, mettendo in moto una serie di campane. Subito dopo sei personaggi dotati di innaffiatoio cominciavano a bagnare una cisterna nascosta dietro l’insegna del negozio. Man mano che il livello dell’acqua saliva, comparivano come per magia dei fiori di plastica. E non finiva qui: il personaggio all’estrema sinistra era in grado di ruotare su se stesso e ad un certo punto puntava l’innaffiatoio verso la strada, bagnando talvolta la testa di un passante distratto!
Ma… vediamolo in azione, questo orologio acquatico!
Infine qualche dettaglio sulle mirabolanti imprese di Tim Hunkin (ancor oggi attivissimo e proprietario di un sito ricco di informazioni).
Nel 1977, ad esempio, collaborò con i Pink Floyd per il tour di Animals, creando 400 “pecore e maiali pirotecnici” che venivano sparati in aria durante i concerti. Molti stadi, purtroppo, proibirono questa trovata spettacolare.
Hunkin diventò famoso come divulgatore alla fine degli anni ’80 con una serie televisiva di Channel Four dedicata agli oggetti di uso quotidiano e al loro funzionamento: The Secret Life of Machines. YouTube è una miniera di puntate di questa serie: ho scelto quella in cui Hunkin svela i segreti del videoregistratore.
L’orologio acquatico di Neal’s Yard… chissà se prima o poi lo rivedremo in azione…
Intanto, documentandomi per questo post, ho scoperto che esiste un tizio che ha creato un sito per censire centinaia di orologi non funzionanti in tutta la Gran Bretagna. Di fronte a tanta bizzarria, come si può non amare il popolo inglese?
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