30 St Mary Axe – Tube: Aldgate
Tutto iniziò alle 9,20 del mattino del 10 aprile 1992, con una bomba che devastò l’edificio del Baltic Exchange, facendo 3 morti e 91 feriti.
Se in Italia quello fu l’anno in cui la mafia uccise i giudici Falcone e Borsellino, in Inghilterra nel 1992 la minaccia si chiamava IRA, Irish Republican Army. In quel periodo l’Esercito Repubblicano Irlandese stava bersagliando costantemente obiettivi strategici nelle grandi città inglesi, in primis a Londra.
Il Baltic Exchange, organizzazione che si occupava di commerci marittimi, aveva la sua sede dal 1903 in un massiccio edificio della City. La bomba dell’IRA, una tonnellata di peso, arrivò il giorno dopo le elezioni politiche inglesi e devastò la facciata, causando danni ingenti all’interno. Danni così gravi da far sì che, dopo qualche tentativo di salvare l’edificio, si decise la sua demolizione.
Nel 1995 l’area venne bonificata e durante uno scavo furono scoperti i resti di una giovane donna, risalenti ad almeno 1600 anni prima: dunque un’abitante di Londinium, la capitale della Britannia fondata dai Romani.
Gli archeologi datarono l’epoca della sepoltura grazie ad alcune ceramiche ritrovate accanto al corpo e ipotizzarono che al momento della morte la donna potesse essere molto giovane, tra i 13 e i 17 anni. A parte questo, nessun altro indizio sulla sua vita: una ragazzina autoctona o proveniente da Roma, oppure una schiava, originaria magari di una delle colonie ai confini dell’Impero?
Fu trovata in posizione supina, con le braccia unite sul petto, e intorno a lei non c’era traccia di altre sepolture.
I suoi resti furono portati al Museum of London, dove rimasero per più di dieci anni in un buio magazzino.
Nel frattempo, dove un tempo sorgeva l’Old Baltic Exchange, prendeva forma uno degli edifici più ammirati della Londra odierna, disegnato da Foster & Partners: parlo dello Swiss Re Building, subito ribattezzato Gherkin, il “Cetriolino”.
Fu inaugurato nel 2004 e tre anni dopo, su iniziativa dei costruttori del grattacielo, fu deciso di dare una giusta sepoltura alla ragazzina di Londinium. Fu allestito un vero e proprio funerale nella chiesa di St Botolph’s Aldgate e poi una processione per le vie della City, con musica ispirata all’antica Roma. Il corteo si fermò ai piedi del Gherkin e qui i resti furono sepolti sotto una semplice pietra tombale decorata da una corona di alloro, sopra la quale la moglie del Lord Mayor cosparse petali di rosa.
Da quel giorno una lapide in inglese e latino ricorda ai londinesi la storia della ragazza senza nome:
TO THE SPIRITS OF THE DEAD THE UNKNOWN YOUNG GIRL FROM ROMAN LONDON LIES BURIED HERE
DIS MANIBUS PUELLA INCOGNITA LONDINIENSIS HIC SEPULTA EST
Non tutti sanno che i progettisti del Cetriolino fecero una sorta di omaggio al vecchio Baltic Exchange. L’edificio conteneva infatti una magnifica vetrata del 1922, un memoriale ai caduti della Prima Guerra Mondiale, che andò parzialmente in frantumi quando esplose la bomba dell’IRA. Oggi la potete ammirare, ricostruita, nelle sale del National Maritime Museum di Greenwich.
La cupola del Gherkin al quarantesimo piano, che ospita un bar e offre una vista a 360 gradi sulla città, è un atto di riverenza nei confronti di questa vetrata e di un pezzo di Londra che non esiste più.
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