134 fotografie da incorniciare

1-9 Old Park Hill – Bristol


Faceva molto freddo, in quel pomeriggio di Gennaio. Era l’inizio del 2019 e la mia consueta trasferta di inizio anno a Londra quella volta era cominciata con un inconsueto atterraggio a Bristol.

Proprio poche settimane fa, scrivendo il mio post dedicato agli innumerevoli hotel chiamati Bristol sparsi in tutto il mondo, mi sono ricordato di questa storia rimasta troppo a lungo nel cassetto e che oggi ho deciso di raccontarvi.

Ero atterrato a quasi 200 chilometri da Londra perché avevo una precisa missione: volevo assolutamente vedere dal vivo la sede del “Bristol Centre for Complexity Sciences”.

Scritta così, sembra qualcosa che abbia a che fare con un film di spionaggio, ma in realtà l’edificio che oggi ospita un dipartimento dell’Università di Bristol un secolo fa era la sede di una rinomata ditta chiamata “E.W. Savory, Ltd., Fine Art Publishers”. Ma facciamo un passo indietro.

Tutto nacque un anno prima, durante una visita alla solita bancarella del mio amico Nigel.

Tra le decine di oggetti, libri e stampe dati in pasto ai suoi affezionati clienti, quel giorno Nigel aveva portato un voluminoso album di fotografie che catturò immediatamente il mio interesse e che dopo pochi minuti era diventato mio.

Le immagini all’interno erano tutte in bianco e nero, prive di didascalie o di informazioni sul retro, a parte qualche leggera scritta in matita che compariva ogni tanto.

C’era però un indizio molto utile: il nome del proprietario dell’album, Ernest Wyman Savory.

Compariva in forma di monogramma sulla copertina e, per esteso, nella prima pagina.

Fu quindi facile cominciare le mie inevitabili ricerche. Capitai subito sulle pagine di un meraviglioso blog curato da Lynn Roberts, studiosa e ricercatrice specializzata in cornici antiche. Un’intero post del blog era dedicato ad un tale Charles Henry Savory, autore di un fortunato manuale intitolato “The Practical Carver and Gilders’ Guide, and picture frame makers’ companion”, pubblicato in cinque edizioni tra il 1874 e il 1877.

Charles Henry Savory discendeva da antenati ugonotti e viveva a Cirencester, piccola e graziosa cittadina del Gloucestershire. Suo padre Joseph era un ebanista e il nonno Richard era stato un produttore di busti. Charles cominciò un apprendistato nella bottega di uno stampatore e imparò molto bene il mestiere, tanto che in poco tempo si mise per conto proprio. Nel 1858, all’età di 30 anni, operava a Cirencester come stampatore, cartolaio, editore e rilegatore.

Sempre attento alle ultime novità in campo tecnologico, aveva da poco acquistato un’avveniristica macchina per la stampa, che diede presto slancio ai suoi affari.

Tra i prodotti che uscivano dalla sua bottega di St John Street c’erano cartoline, libri illustrati e stampe d’arte. Parallelamente prosperava l’attività di produttore di cornici. In quegli anni, infatti, le cornici cominciavano ad essere fabbricate in massa, con prezzi più abbordabili e alla portata di (quasi) tutti.

“The Practical Carver and Gilders’ Guide, and picture frame makers’ companion”, il manuale compilato da Charles Henry Savory, era la naturale combinazione delle attività di corniciaio, stampatore ed editore. Il libretto vendette moltissimo e fece la sua fortuna, perché in quel momento quello delle cornici era un mercato in enorme espansione.

Quando morì nel 1883, a soli 55 anni, l’attività passò nelle mani del figlio Ernest Wyman, appena ventunenne, che lo affiancava in bottega già da qualche anno.

Il giovane aveva talento ed era molto ambizioso: nel giro di poco tempo, l’attività decollò.

Nel 1889 lavorava insieme al fratello Frederick Mortimer, fotografo, e aprì una sede secondaria a Bristol. Sei anni dopo, nel 1895, chiuse i battenti la storica bottega di Cirencester e tutte le attività furono spostate a Bristol.

Ernest Wyman Savory, con moglie e ben sette figli, viveva nell’elegante sobborgo di Clifton, al numero 4 di Rodney Place (oggi Rodney Hotel), e ogni giorno della settimana si recava al lavoro nei Park Row Studios, quelli che oggi portano il nome che pare preso a prestito da un libro di Len Deighton, “Bristol Centre for Complexity Sciences”.

A Bristol continuò la sola attività di editore e stampatore, mentre quella di corniciaio fu presto abbandonata. Nel tempo libero dipingeva ma non è dato sapere se incorniciasse lui stesso i suoi quadri.

Cartoline e biglietti augurali erano i prodotti di punta della premiata ditta “E.W. Savory, Ltd., Fine Art Publishers”.

Ernest Wyman Savory morì a Bristol alla fine del 1936. Queste note biografiche, tratte dal blog di Lynn Roberts, furano le premesse per le mie ricerche. A questo punto avevo le informazioni di base per approfondire il contenuto del mio album di fotografie.

Per prima cosa scrissi a Lynn stessa, la quale mi mise in contatto con un bisnipote di Charles Henry Savory, che l’aveva aiutata nella scrittura del post.

Cominciò così, ormai sei anni fa, un fitto scambio di email con Richard Savory, piacevolmente sorpreso di questo fortuito ritrovamento in un mercatino dell’antiquariato italiano e di ricevere notizie del suo antenato.

Un po’ alla volta cominciai a inviargli le scansioni delle fotografie, man mano che trovavo il tempo di farlo. In tutto erano 134, le stesse che potete sfogliare qui di seguito.

Dopo ogni invio arrivavano le sue osservazioni. Riconobbe una figlia di Ernest Wyman Savory, la sua prozia Frances…

… un’altra prozia, Margaret, detta Peggy, che fece il medico e visse fino agli anni ’70.

Il ragazzo sulla barca è invece il prozio Bryan.

Alcune fotografie risalgono probabilmente alla prima guerra mondiale, quando la bisnonna Frances e i figli passarono un periodo come “wartime farm labourers”. Frances è la donna piuttosto abbondante al centro dello scatto.

Più avanti compare la prozia Helen (detta Nellie), in uniforme da infermiera. Morì sotto anestesia nel 1920, durante un intervento odontoiatrico.

E Ernest Wyman Savory, l’artefice delle fotografie? Lui compare in più d’una, ma in particolare in questa, datata 1914.

Richard mi raccontò che il bisnonno, che come ho detto era un pittore dilettante, nel Luglio del 1914 si trovava in Francia, a Chartres, e stava dipingendo dal vero la celebre cattedrale. La guerra mondiale scoppiò proprio in quei giorni e lui dovette fuggire in fretta e furia, lasciando il dipinto incompleto. La fotografia lo ritrae mentre esegue gli ultimi ritocchi dopo essere rientrato sano e salvo a Bristol.

Eccolo poi in questa fotografia di gruppo, ultimo in piedi a destra.

Richard riconobbe due figli di Ernest Wyman Savory, entrambi partecipanti più volte alla tradizionale regata annuale che si tiene ancor oggi a Bristol. Il primo è Mortimer…

… è l’altro è Harry, il nonno di Richard.

Con l’aiuto di Google ho riconosciuto molti luoghi.

La chiesa di All Saints, a North Cerney…

… la cattedrale di Salisbury…

… svariati college di Oxford, tra cui il New College…

… il villaggio di Porlock, Somerset…

… Christchurch Priory, nel Dorset…

… le spettacolari rocce nella spiaggia di Perranporth, in Cornovaglia…

… non lontane da St. Ives, dove Ernest Wyman Savory dipinse una delle sue tele.

Infine la cattedrale di Canterbury.

Le mie fotografie preferite sono quelle che seguono, che mi hanno ricordato l’incredibile storia delle Cottingley Fairies. Al posto delle fate c’è un orsacchiotto di peluche.

Quando pochi giorni fa ho ripreso in mano l’album e ho ricominciato le ricerche, ho scovato un trafiletto del Manchester Courier del 29 Marzo 1909.

Viene citato un ritratto di Ernest Wyman Savory eseguito da Thomas Edwin Mostyn, artista di una certa notorietà, famoso per le scene di giardini vittoriani e per i suoi ritratti femminili.

Eccolo al lavoro nel suo studio, mentre termina di dipingere il quadro che intitolerà “Romance”.

Thomas Edwin “Tom” Mostyn è una scoperta che mi riprometto di approfondire prossimamente.

Per il momento mi accontento di averlo riconosciuto come l’uomo seduto accanto a Ernest Wyman Savory nello studio di quest’ultimo. Voi cosa dite?

Oggi Richard Savory è in pensione, gli ho scritto un paio di settimane fa e la novità è che, ora che ha più tempo, ha iniziato a studiare l’italiano. Quindi adesso ci scambiamo email nella nostra lingua.

Dato che è il giorno di Natale, ho deciso di fare a Richard il mio regalo, che verosimilmente arriverà in Inghilterra con l’anno nuovo. L’album di Ernest Wyman Savory mi ha regalato emozioni a sufficienza ed è giunto il tempo che rifaccia il viaggio a ritroso e ritorni in patria, nelle mani di chi saprà custodirlo e tramandarlo.

Ricordo bene il tardo pomeriggio di quel freddo giorno di Gennaio a Bristol, dopo aver fatto alcune fotografie alla vecchia azienda di Ernest Wyman Savory. Il sole era tramontato velocemente e mi diressi verso la stazione degli autobus. Mi sedetti in uno dei posti in fondo, addormentandomi in poco tempo. Dopo qualche ora mi svegliai, proprio nel momento in cui l’autobus varcava l’ingresso della Victoria Coach Station. Ero finalmente arrivato a Londra.


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