Una gioia per gli occhi. Non c’è altro modo per descrivere questo libro che ho ricevuto la scorsa settimana e ho letteralmente divorato in poche ore. La prima cosa che si nota tenendolo in mano è che è ben fatto: copertina rigida, carta di qualità, impaginazione impeccabile, typesetting molto curato. Ma è la sostanza quella che conta…
Lukas Novotny è un giovane illustratore/designer freelance che nel 2014 ha scelto Londra per vivere e lavorare.
Per dare alle stampe “Modern London” gli sono serviti ben tre anni e mezzo. Il libro è un approccio appassionato e completo all’ultimo secolo della città, dal punto di vista architettonico ma non solo.
Partendo dagli anni ’20, e proseguendo decade dopo decade fino ai giorni nostri, compaiono alcuni degli edifici londinesi più significativi ma anche altri meno conosciuti.
C’è la sagoma inconfondibile della Battersea Power Station, il controverso Centre Point inaugurato nel 1966, lo Shard di Renzo Piano; c’è la Grenfell Tower, teatro di un’immane tragedia nell’estate del 2017; ci sono gemme nascoste del brutalismo come il Welbeck Street Car Park, in procinto di essere demolito; la Carreras Black Cat Cigarette Factory di Camden, recentemente riportata allo splendore del 1928.
I testi sono accurati, ogni decennio è introdotto da un veloce racconto di cosa sta accadendo a Londra in quel periodo e ci sono interessanti aneddoti su come un po’ alla volta lo skyline della città è cambiato profondamente nell’ultimo secolo.
Le illustrazioni sono in tutto 211, di cui 122 rappresentano edifici e le restanti sono icone londinesi inserite nel giusto contesto: le cabine telefoniche, gli autobus, le automobili, i taxi, il belisha beacon…
Nelle ultime pagine del libro c’è una mappa che aiuta a rintracciare i luoghi scelti dall’autore.
Ma fate attenzione: non troverete tutti gli edifici, alcuni di loro sono stati demoliti, per colpa della miopia degli amministratori e dell’ingordigia degli speculatori immobiliari. Onore all’autore, dunque, che ce li fa riscoprire.
Lukas lavora con Adobe Illustrator. Mi sono messo in contatto con lui, perché ero molto curioso del suo modo di disegnare: mi ha concesso una piccola intervista e ha regalato ai lettori del blog queste immagini che svelano un po’ della sua tecnica…
Ti sei occupato in prima persona di tutto il lavoro di ricerca sulla storia degli edifici?
Sì, certo. Su molti di essi non ho trovato sufficiente materiale online e quindi ho passato molto tempo nelle biblioteche. Poi, per non appesantire il libro, ho fatto un grande lavoro di sintesi.
Quali sono i libri che ti hanno aiutato maggiormente?
Ne cito tre: “Concretopia” (2013) scritto da John Grindrod, “London Underground By Design” (2013) di Mark Ovenden e “London’s Waterfront” (2003) di Nicholas Waldemar Brown e Graham Reed. E poi non posso omettere “This is London” (1959) di Miroslav Šašek.
Hai uno stile architettonico preferito?
E’ strano dirlo ma non ne ho uno. Ho la sensazione che pochissimi edifici possano essere incasellati in un singolo stile. In “Modern London” ho cercato di evitare il più possibile di citare lo stile degli edifici, per lasciare libero il lettore di vederli nel contesto dell’epoca e del luogo in cui sono sorti.
Se dovessi scegliere il tuo edificio preferito tra quelli del libro?
E’ una domanda molto difficile! Penso che sarebbe un ex aequo tra Battersea Power Station, Balfron Tower e Cheesegrater.
Ci sono ancora libri su Londra tra i tuoi progetti futuri?
Attualmente sto lavorando ad un volume su New York, basato sullo stesso concept di Modern London, e credo che mi impegnerà per almeno due anni. Prima o poi, però, vorrei tornare ad occuparmi di Londra, c’è ancora moltissimo di cui disegnare e scrivere!
Seguite Lukas su lukasnovo.com e su Instagram.
Lukas Novotny – “Modern London” – 2018
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