Porter Street – Tube: Baker Street
In qualsiasi periodo dell’anno la stazione della metropolitana di Baker Street è popolata da migliaia di viaggiatori. C’è chi la frequenta per andare al lavoro ma c’è anche un bel numero di turisti, che scendono qui per dirigersi verso il museo delle cere di Madame Tussaud oppure al 221B di Baker Street, il mitologico indirizzo di Sherlock Holmes. Proprio all’uscita della stazione, sulla trafficata Marylebone Road, dal 1999 c’ė una statua in bronzo del celebre detective, opera dello scultore John Doubleday.
Con la sua mantella, il berretto da cacciatore e l’inseparabile pipa, volge le spalle ad un blocco di case in mattoni rossi che sorge al di là della strada. Il nome del complesso è Portman Mansions.
Disegnato dall’architetto Henry Saxon Snell (rinomato progettista di ospedali e case di ricovero), fu costruito tra il 1890 ed il 1900. I palazzi che lo compongono sono 9, alti 6 piani e contengono ben 120 appartamenti.
Come accade per molti edifici vittoriani, le facciate di Portman Mansions appaiono a prima vista anonime e prive di particolari attrattive. A spezzare la monotonia ci sono i frontoni, simili a quelli delle case fiamminghe che troviamo ad esempio a Bruges. Sulla sommità di ognuno di essi spiccano dei candidi gargoyles, per lo più con l’aspetto di draghi e cani minacciosi. Niente di strano, li abbiamo già incontrati a Cornhill qualche tempo fa, in un edificio costruito nello stesso periodo.
Quello che stupisce l’osservatore più attento sono però due personaggi che hanno poco a che fare con gli altri gargoyles.
All’incrocio tra Porter Street e Chiltern Street una scimmia rivolge lo sguardo in basso. Ha perso la zampa destra e sembra fare una boccaccia ai passanti che si accorgono della sua esistenza.
Ma non è finita qui. Se si osserva la facciata che dà su Porter Street, compare una figura ancora più strana. E’ un monaco, vestito di un semplice saio e con la tonsura ben in evidenza.
E’ aggrappato con tutte le forze alla sporgenza dell’edificio ed è preda di un violento attacco di panico, tanto che sembra pronto a scoppiare in un pianto irrefrenabile. E’ in questo stato da ben 82 anni e nessuno ha ancora pensato di andare a soccorrerlo.
La leggenda vuole che il monaco e la scimmia non facessero parte del progetto originario di Saxon Snell e che, per opera di ignoti, comparvero all’improvviso in una notte d’estate del 1935!
Grazie a Chris Partridge per le immagini ravvicinate della scimmia e del monaco. Visitate il suo blog Ornamental Passions, ne vale la pena!
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