Parliament Square – Tube: Westminster
Monte Carlo, ultimi giorni del 1923. Nel salone dell’Hôtel de Paris si sta svolgendo una festa a cui partecipa il bel mondo dell’epoca. Tra gli invitati c’è un’affascinante stilista francese.
Gabrielle “Coco” Chanel è in quel periodo all’apice della popolarità. Appena quarantenne, ha rivoluzionato la moda femminile, introducendo un modello di donna dinamica, impegnata nel lavoro, anticonformista e sportiva. Proprio in questi anni ha lanciato la tendenza del capello corto, e lo ha fatto quasi per caso: essendosi accidentalmente bruciata i capelli su un fornello, decide di tagliare anche il resto. Il suo taglio viene rapidamente imitato in tutto il mondo.
Di recente, poi, è uscito un profumo divenuto nel tempo leggendario…
Torniamo a Monte Carlo, nel salone dell’Hôtel de Paris. Ad un certo punto, durante la serata, la stilista viene presentata a Hugh Richard Arthur Grosvenor, secondo duca di Westminster, conosciuto con il soprannome di Bendor. E’ uno degli uomini più ricchi al mondo e ha alle spalle un paio di matrimoni. Comincia così una relazione fatta di lunghissimi soggiorni londinesi da parte di Coco Chanel e di regali sempre più costosi fatti dal duca (ad esempio un’elegante casa nel quartiere di Mayfair).
La storia tra i due continua per quasi dieci anni fino al momento in cui lui le chiede di sposarlo ma lei rifiuta, con una frase perentoria: “Ci sono state molte duchesse di Westminster, ma c’è solo una Coco Chanel”.
Il duca resterà innamorato di lei nonostante il rifiuto e, per mostrare al mondo intero la sua passione per la stilista, decide un giorno di apporre sui lampioni di Westminster (il territorio del suo ducato) le due “C” incrociate, il simbolo creato da Chanel nel 1924.
Il logo ha peraltro un’origine interessante. Sembra che il bisnonno della stilista, il falegname Joseph Chanel, avesse inciso una doppia “C” sui mobili di famiglia. Molto religioso, per non essere blasfemo non aveva osato mettere le sue iniziali “J.C.” perchè coincidevano con “Jésus-Christ”.
Una seconda spiegazione è che il logo coincida con un motto latino caro alla regina Claudia di Francia e a Caterina de’ Medici: “Candidior Candidis” (la più bella tra le belle).
Comunque sia, le due “C” rimangono ancora oggi su molti lampioni di Londra, eleganti testimoni di una romantica storia d’amore di un’epoca passata.
E invece…
E invece, a rovinare l’idillio, è arrivato nel 2010 il signor Martin Low, il City Commissioner of Transportation del Westminster City Council.
I lampioni furono installati soltanto negli anni ’50, almeno vent’anni dopo la fine della relazione tra il duca e Coco Chanel. Le due “C” incrociate stanno per “City Council”. La elaborata “W” di “Westminster” in rilievo è proprio accanto ad esse.
Creatore dei lampioni e della decorazione fu George Grey Wornum, architetto della prima metà del secolo scorso, che progettò tra le altre cose la sede del Royal Institute of British Architects.
La realtà è quindi molto meno romantica di quanto si potesse immaginare (sembra che anche la risposta di Chanel alla proposta di matrimonio sia una semplice leggenda) ma se visitate Londra in compagnia di un amico raccontategli senz’altro la storia del duca e della stilista: merita di essere ascoltata e avrete modo di smentirla in un secondo momento!
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