La strana morte del Colonnello Pierpoint

55 St James’s Street – Tube: Green Park


Giusto poche settimane fa vi ho raccontato la storia del turista americano che nell’agosto del 1969 fu testimone inconsapevole della nascita di una delle copertine più famose della storia del rock: Paul Cole si trovava infatti sul marciapiede di Abbey Road nel momento in cui i quattro Beatles attraversarono la strada in fila indiana, immortalati dall’obiettivo di Iain Macmillan.

Ecco, anche oggi al centro del mio racconto ci sono delle strisce pedonali.

Prima di proseguire a leggere, però, dimenticate la quieta e periferica Abbey Road, sgombra dal traffico in una calda mattina estiva del 1969. Fate un salto indietro nel tempo di poco più di un secolo e vi troverete catapultati in un vero e proprio inferno: le strade della Londra vittoriana, in un giorno non meglio precisato del 1864.

Immaginate carri, carretti e carrozze di ogni tipo, il rumore assordante delle ruote di legno sul selciato e quello degli zoccoli, la polvere, il vociare dei passanti.

Quel giorno un uomo con il volto sorridente attraversò St James’s Street. Un uomo distinto, che rientrava a casa dopo aver passato qualche ora piacevole nel suo club di Pall Mall. Non si trattava di un passante qualunque. Era il Colonnello Pierpoint, colui che aveva fatto costruire a sue spese la prima isola pedonale della città di Londra.

Un’invenzione recente, introdotta per la prima volta al mondo due anni prima a Liverpool (guarda caso la città che avrebbe dato i natali ai Beatles). Qui, infatti, un sellaio di nome John Hastings sosteneva da tempo inutilmente l’urgenza di creare un’area rialzata al centro della carreggiata di fronte alla sua bottega, in modo da permettere a chi attraversava la strada di farlo in due tempi e con maggior sicurezza.

Fu necessaria una tragedia, per ottenere il sì delle autorità.

Nell’autunno del 1861, infatti, il settantenne Joshua Walmsley, libraio, fu investito da un omnibus trainato da cavalli, proprio di fronte al suo negozio in Lord Street. Il Liverpool Mercury descrisse la scena senza lesinare sui particolari: “il cavallo buttò a terra il malcapitato e le ruote dell’omnibus passarono sopra la parte inferiore del suo corpo. Le ferite furono così gravi che nemmeno gli amici riconobbero Walmsley. Morì in ospedale tre ore più tardi, senza riacquistare conoscenza.”

Come dicevamo, dunque, la prima isola pedonale arrivò a Londra nel 1864, a spese del Colonnello Pierpoint. Stanco di rischiare la vita attraversando St James’s Street ogni volta che andava o (più probabilmente) tornava dal suo club, pagò di tasca propria la realizzazione di una porzione rialzata di carreggiata nel punto che ritenne più utile al suo scopo.

Fierissimo di questa isola spartitraffico, la osservava eccitato ogni volta prima di guadare metà della strada, per poi salirci sopra e terminare l’attraversamento.

Quel giorno, ad ammirarlo, sul marciapiede opposto c’era un gruppo di amici. Il Colonnello Pierpoint, con passo marziale, affrontò la strada sprezzante del pericolo e salì sulla piccola “altura”. Mentre si accingeva ad attraversare la seconda parte della carreggiata fissando sorridente gli amici, inciampò e cadde in avanti.

Proprio in quel momento passava una carrozza, che lo investì senza dargli scampo.

La storia del Colonnello Pierpoint ricorre in più di un libro dedicato agli aneddoti bizzarri di Londra e in alcuni blog. La ricerca del suo nome che ho fatto negli archivi dei quotidiani londinesi, però, non ha prodotto alcun risultato, confermando invece l’incidente di Liverpool in cui morì il povero Joshua Walmsley.

L’unico Colonnello Pierpoint che sono riuscito a scovare è il personaggio di un’opera teatrale che debuttò a Salford nel 1895, intitolata “England’s Flag” e ambientata tra l’Inghilterra e l’Impero Ashanti.

E’ una storia torbida, fatta di duelli, sparatorie, di amori passionali e di tragiche avventure.

Niente a che vedere con la morte banale, e probabilmente mai avvenuta, del fantomatico Colonnello Pierpoint.


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