Per chi suona il campanaccio

26 Dover Street – Tube: Green Park

Joseph Henry Blake, classe 1797, fu senza alcun dubbio un individuo fuori dal comune.

Discendente di una nobile famiglia irlandese originaria di Ardfry, nella contea di Galway, ereditò il titolo di Lord Wallscourt all’età di 18 anni alla morte del cugino, interrompendo bruscamente la carriera militare.

Negli anni successivi viaggiò molto per tutta l’Europa e abbracciò entusiasta le nuove teorie socialiste che iniziavano a diffondersi in quel periodo.

Rientrato in patria, visitò la comune di Ralahine, una società cooperativa sorta nel 1831 nella tenuta di proprietà di John Scott Vandeleur. Lo scopo della comune era quello di creare un nuovo modello per il sostentamento di un folto gruppo di uomini, donne e bambini. Per fare questo erano state stabilite regole molto rigide per tutti i membri (divieto di consumare alcool e tabacco e di praticare il gioco d’azzardo) e fu creato un comitato di nove persone, eletto due volte all’anno. I lavoratori erano pagati con “labour notes”, con le quali potevano fare acquisti esclusivamente nella bottega della stessa comune. Per qualche tempo l’esperimento funzionò e la colonia di Ralahine si ingrandì rapidamente. Poi, un giorno, tutto andò a gambe all’aria: lo stile di vita sconsiderato di Vandeleur e la sua passione per le scommesse misero la parola fine all’esperienza della comune, che chiuse dopo soli due anni di vita. John Scott Vandeleur fuggì in America e scomparve per sempre.

Lord Wallscourt, nel frattempo, aveva iniziato un esperimento simile nella sua tenuta di Ardfry, destinando 100 acri di terra a questo scopo.


Si preoccupò costantemente delle condizioni di vita dei mezzadri e fece costruire abitazioni più salubri di quelle in cui erano abituati ad alloggiare. In Irlanda erano anni di grandi carestie e Lord Wallscourt si diede da fare per il benessere dei contadini che lavoravano le sue terre ed in generale per i braccianti dell’intera contea di Galway. Nel 1847 appoggiò la campagna per i diritti degli agricoltori e assunse l’agronomo Thomas Skilling per creare nuovi progetti di coltivazione ad Ardfry.

Dell’edificio principale della tenuta oggi rimane purtroppo soltanto ciò che vedete nelle fotografie seguenti.



La residenza londinese di Lord Wallscourt, che lui e la moglie visitavano spesso, è invece perfettamente conservata. E’ al numero 26 di Dover Street, nel cuore di Mayfair.

L’edificio, che oggi ospita degli anonimi uffici, non è niente di speciale ma se potessero parlare i suoi muri racconterebbero episodi decisamente comici. Lord Wallscourt era infatti un nudista ante litteram e sosteneva che per mantenere una salute di ferro era necessario non indossare alcun vestito dalle 10 di mattina alle 4 del pomeriggio, in qualsiasi stagione dell’anno!

Praticava il naturismo ovunque si trovasse, nella grande magione di Ardfry così come nel più piccolo appartamento londinese. Come si può immaginare, questo poteva creare qualche imbarazzo con la servitù. Fu di sua moglie l’idea geniale che risolse il problema: nelle ore centrali del giorno il barone poteva girare tutto nudo per casa portando al collo un campanaccio da mucca! Serviva ad avvertire le cameriere che lui era nei paraggi e ad evitare quindi incontri spiacevoli nei corridoi.

La sua teoria sui benefici del nudismo si rivelò alla fine illusoria. Nel 1849 morì di colera mentre era in visita a Parigi, all’età di soli 51 anni.

 

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