54-55 Cornhill – Tube: Bank
Al giorno d’oggi, in mezzo a moderni grattacieli in continua costruzione, è piuttosto difficile rendersene conto ma la City di Londra ai tempi dei primi insediamenti umani (intorno al 47 d.C.) non appariva totalmente piatta. Erano distinguibili tre piccole colline, sufficientemente alte da indurre i nuovi abitanti a costruire su di esse i primi edifici: partendo da ovest i loro nomi erano Ludgate Hill, Cornhill e Tower Hill. Su ognuna di queste modeste alture (il cui toponimo è giunto fino alle mappe odierne) trovò posto nei secoli successivi un luogo di culto. St. Paul’s Cathedral, con la sua imponente mole e l’inconfondibile cupola bianca, sorge in cima a Ludgate Hill; All Hallows-by-the-Tower, sopravvissuta miracolosamente al Grande Incendio del 1666, si trova sulla sommità di Tower Hill e conserva al suo interno un magnifico fonte battesimale ligneo scolpito da Grinling Gibbons; Cornhill, la collina più alta, è invece il luogo dove fin dal Medio Evo esiste una chiesa dedicata a uno dei santi più importanti del Cristianesimo: St. Peter upon Cornhill.
L’edificio attuale sorse tra il 1677 e il 1684 su disegno di Christopher Wren, dopo che la chiesa medievale era bruciata nel Grande Incendio insieme a buona parte della City. Purtroppo, nel corso dei decenni successivi, St. Peter fu progressivamente circondata da costruzioni varie, fino quasi a soffocare. Addossati all’elegante edificio di Wren, uno dopo l’altro, sorsero numerosi palazzi, ognuno con uno stile diverso. La facciata est della chiesa, in Gracechurch Street, quasi sparisce, chiusa da due edifici più alti.
Tutti questi oltraggi provocarono la frustrazione dei vari parroci che si avvicendarono negli anni.
Nel 1893, a guidare le anime dei parrocchiani di St. Peter, c’era un vicario piuttosto combattivo e soprattutto stanco dei continui soprusi da parte di architetti e impresari edili arroganti e irrispettosi. Quando un giorno si accorse che il piano per la costruzione dell’ennesimo fabbricato di uffici accanto alla chiesa prevedeva di invadere il terreno della parrocchia di appena 30 centimetri non gli parve vero: avvertendo che era l’occasione giusta per la riscossa, prese carta e penna e intimò al progettista, l’architetto Ernest Runtz, di modificare i disegni per evitare una denuncia. Dopo mesi di aspra battaglia, l’architetto fu costretto a soccombere ma pensò di vendicarsi in modo sublime.
Lo storico dell’architettura Nikolaus Pevsner descrive così l’edificio che sorse accanto alla chiesa:
“N. 54-55 di Cornhill, anno 1893, terracotta rossa Doulton in uno stile asimmetrico da castello della Loira più tipico di Mayfair. Torretta ad angolo, bifore e finestre con sopraluce, timpano con demone accovacciato”.
L’architetto Runtz aveva posto sulla facciata del palazzo tre spaventosi gargoyles di terracotta, il primo dei quali all’angolo dell’edificio e rivolto verso l’entrata della chiesa: narra la leggenda che abbia le sembianze dell’inflessibile vicario.
Una seconda figura sbuca da un fregio elaborato e sembra lanciare urla inquietanti e disumane.
Il demone più alto, quello in cima al timpano, è invece intento a sputare sui passanti. Probabilmente cerca tuttora di fare centro sui parrocchiani di St. Peter e risparmia benevolmente chi passa di lì per caso, ignaro della disputa che mise uno contro l’altro un cocciuto vicario e un architetto vendicativo.
Ti è piaciuto questo articolo e non vuoi perdere i prossimi? Iscriviti alla newsletter di The LondoNerD: riceverai un avviso via mail ogni volta che un nuovo post sarà pubblicato.