Albert Bridge – Tube: Sloane Square
Mi rendo conto che il titolo di questo post è decisamente impegnativo ma sono convinto di quello che dico. E sono certo che, se non lo avete ancora visto dal vivo, il momento migliore per ammirare Albert Bridge è quando cala la sera.
E’ il momento in cui si accendono simultaneamente le 4000 lampadine disseminate lungo l’intera lunghezza delle tre campate, lungo i cavi d’acciaio e i quattro eleganti piloni di ghisa. Non c’è storia, Albert Bridge per me è il ponte più bello di Londra.
Quello che però forse non tutti sanno è che, fin dal giorno della sua inaugurazione nel 1873, non tutto è andato sempre liscio…
Per prima cosa fu costruito come un ponte a pagamento da un tale Geoffrey Marks ma fin dalla sua apertura si rivelò un insuccesso commerciale, tanto che soltanto sei anni dopo passò in mano pubblica e il pedaggio fu abolito.
Restano però al loro posto alle estremità i quattro gabbiotti dove un tempo veniva pagato l’obolo prima dell’attraversamento del fiume.
Albert Bridge ha un soprannome, “The Trembling Lady”, perché ci si accorse molto presto che il ponte aveva la tendenza a vibrare quando veniva percorso da un numero elevato di persone, tanto che è tuttora presente un avviso che recita così: “Notice. All troops must break step when marching over this bridge”. Il motivo di questa prescrizione è il fatto che nel 1831 il Broughton Suspension Bridge, nei pressi di Manchester, era crollato a causa della risonanza dovuta al passaggio di un gruppo di soldati a passo di marcia.
Albert Bridge, uno degli unici due ponti al mondo costruiti con il sistema Ordish–Lefeuvre (l’altro fu eretto a Praga e demolito nel 1941), necessitò dopo pochi anni di un intervento di consolidamento, perché si scoprì che la struttura mostrava già preoccupanti segni di corrosione.
Nel 1884 entrò in azione Sir Joseph Bazalgette, con degli interventi che diedero all’opera l’aspetto di un ponte a sospensione ma non furono sufficienti a fargli mettere la mano sul fuoco sull’integrità della struttura. Si introdussero dunque dei limiti al peso dei veicoli che potevano attraversarlo, limiti che rimangono ancor oggi: è impossibile infatti che vediate passare autobus o camion sulle due corsie del ponte.
Tecnicismi a parte, Albert Bridge è uno dei simboli della straordinaria capacità dei progettisti dell’epoca vittoriana di coniugare la praticità delle opere pubbliche con l’attenzione al dettaglio e alla bellezza.
Guardate questi oblò lungo le balaustre, per esempio: avevano lo scopo di alleggerire la struttura ma furono disegnati in modo mirabile…
I suggestivi titoli di testa di “The Party’s Over”, notevole film del 1963 con protagonista Oliver Reed, furono girati sul ponte (al minuto 2:26).
Albert Bridge compare infine nel video di “Late in the Day”, brano del 1997 dei Supergrass.
Al minuto 2:37 Gaz, Mick e Danny attraversano il ponte saltando sui loro pogo sticks.
Coronavirus permettendo, la prossima settimana sarò all’Alexandra Palace per un concerto che aspetto da 10 anni esatti, visto che i Supergrass si erano sciolti nel 2010. Hanno deciso di provare una reunion e un mese fa, appena l’ho saputo, ho prenotato volo e biglietto. Can’t wait!
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