Stompie, un carro a(r)mato a Londra

Mandela Way – Tube: Borough


A pochi passi da Old Kent Road, la lunga arteria che taglia in due il borough di Southwark, c’è un pezzo di terra abbandonato. Sta all’angolo tra Mandela Way e Pages Walk e non ci sarebbe alcun motivo particolare per notarlo. Il fatto è che da 25 anni, in mezzo alle erbacce di questo spiazzo, c’è “Stompie”: un carro armato sovietico T-34-85 del peso di 35 tonnellate, che è il protagonista di una vicenda che merita di essere raccontata.

Stompie, da quanto risulta, prese parte alla sanguinosa repressione della Primavera di Praga del 1968.

Arrivò a Londra molto tempo dopo, nel 1995, per comparire nella versione cinematografica in chiave moderna del Riccardo III con protagonista Ian McKellen.

Dopo le riprese fu venduto ad un uomo d’affari di nome Russell Gray, che all’epoca era impegnato in una guerra totale con il Southwark Council che da anni gli negava il permesso di costruire una casa sul pezzo di terra di sua proprietà, all’angolo tra Mandela Way e Pages Walk.

Gray pagò 7.000 sterline per Stompie, con l’intenzione di fare un regalo al figlio per il suo settimo compleanno. Subito dopo bussò nuovamente alla porta del Southwark Council, questa volta con la richiesta di installare sulla sua proprietà un “tank”.

Convinti che si trattasse di un “water tank”, ovvero di un serbatoio d’acqua, i burocrati firmarono il permesso.

Il diabolico mister Gray, il giorno seguente, si fece recapitare il “tank” da 35 tonnellate e lo posizionò sul suo pezzetto di terra, con la punta del cannone rivolta verso gli uffici del Council.

Da 25 anni Stompie è lì, nessuno lo può rimuovere. Ogni tanto cambia colore, grazie ai numerosi artisti che lo ricoprono di graffiti o lo verniciano con i colori più sgargianti.

Lo scorso Aprile, nel pieno della pandemia di coronavirus, è stato dipinto di blu, in omaggio ai medici e agli infermieri del National Health Service.

Con il passare degli anni il carro armato di Mandela Way è diventato una piccola attrazione, c’è chi viene apposta fin qui per ammirare il simbolico dito medio del signor Gray nei confronti dell’odiosa burocrazia.


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