La quintessenza del pub vittoriano

5a Formosa Street – Tube: Warwick Avenue


Oggi vi racconto di un luogo che ho scoperto l’anno scorso per merito di Laura, lettrice del blog e ormai LondoNerD ad honorem.

Era una bella serata di fine marzo, con una piacevole temperatura. Dopo aver passato il pomeriggio insieme in posti di cui vi ho già parlato (l’ufficio per gli oggetti smarriti di Baker Street e l’Archive Bookstore, ad esempio) e in altri di cui leggerete prima o poi (uno fra tutti la sala fumatori segreta di un hotel a cinque stelle!), Laura mi ha accompagnato in un pub crawl di alto livello nell’esclusivo quartiere di Maida Vale.

Dopo aver lasciato il bancone del Warrington (fateci un salto, gli interni di questo locale sono notevoli) ci siamo spostati di poco e abbiamo raggiunto un pub che dovrebbe essere su tutte le guide di Londra: il Prince Alfred.

Aperto nel 1856, è un vero e proprio trionfo di decorazioni vittoriane: ferro battuto, mogano intagliato sapientemente, vetri con disegni floreali.

Ci sono ancora gli snob screens dell’epoca: si tratta di pannelli di vetro opaco montati su cornici che ruotano. Permettevano agli avventori di ceto sociale più elevato di sbirciare gli altri clienti del locale senza essere visti e di ordinare da bere in pieno anonimato.

L’interno del pub è tutt’ora diviso in piccoli “scompartimenti” (un tempo ogni ceto sociale beveva separato dagli altri), a cui si accede da piccole porticine attraverso le quali si passa piegandosi.

Edward Ardizzone, pittore e illustratore che viveva a Maida Vale, frequentava spesso il Prince Alfred e ambientò più di un’opera tra le mura del pub.

Non mancate di visitare le cantine. Dove un tempo era stipato il carbone, sono state ricavate delle piccole salette, molto intime e tranquille.

In una di queste c’è un omaggio a David Bowie.

E’ un omaggio non casuale perché nel 1984 l’artista girò qui le scene iniziali di “Jazzin’ for Blue Jean”, cortometraggio diretto da Julien Temple.

Protagonista è il giovane e impacciato Vic, che tenta di conquistare una bella ragazza bionda dicendole che conosce la sua rockstar preferita, Screaming Lord Byron (interpretato, così come Vic, da Bowie).

Infine una piccola chicca, da un ritaglio di quotidiano che ho scovato.

Nel 1990 Liam Cloak, manager del Prince Alfred di origine irlandese, finì davanti al magistrato con l’accusa di danneggiamenti. Fu condannato a pagare 6.000 sterline per aver frantumato “uno specchio, 6 finestre vittoriane, 4 fotografie, diverse centinaia (!) di bottiglie di birra e di bicchieri e una slot machine”.

Il quotidiano non spiega purtroppo il motivo di tanta furia demolitrice.


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