La bizzarra scaletta del Duca di Wellington

107 Pall Mall – Tube: Piccadilly Circus

Esattamente dieci giorni fa, il 5 Maggio, la Francia ha celebrato con la proverbiale (e prevedibile) grandeur i 200 anni dalla morte di Napoleone Bonaparte. Dopo la solenne deposizione di una corona di fiori ai piedi della sua tomba nell’Hôtel des Invalides, il Presidente della Repubblica Macron ha tenuto un discorso con il quale ha celebrato la gloria dell’imperatore e non ha omesso di citare le ombre della sua epopea.

Leggere sui quotidiani il resoconto di questa cerimonia mi ha fatto tornare alla mente un aneddoto curioso che riguarda un uomo che fu acerrimo nemico di Bonaparte e uno splendido edificio nel pieno centro di Londra, inaccessibile a noi comuni mortali.

Mi riferisco al prestigioso Athenaeum Club di Pall Mall e ad uno dei suoi membri più famosi: il Duca di Wellington, l’uomo che nel 1815 sconfisse Napoleone a Waterloo.

Il circolo fu fondato nel 1824 e sei anni dopo traslocò in un grande edificio, costruito su disegno dell’architetto Decimus Burton, all’angolo tra Pall Mall e Waterloo Place.

Sopra l’elegante portico in stile dorico fu posta una statua dorata di Atena, la dea greca della sapienza, delle arti e della guerra. Lungo tutte le facciate il palazzo è decorato da una copia del fregio del Partenone.

Michael Palin, uno dei Monty Python e scrittore di successo, è da tempo uno stimato membro dell’Athenaeum e recentemente ha presentato un libro che racconta la gloriosa storia del club.

Personaggi del calibro di Darwin, Dickens, Trollope, Carroll e Churchill hanno goduto della quiete della meravigliosa South Library.

L’Athenaeum conserva una sedia a rotelle disegnata da Thomas Twining per Michael Faraday. Poteva essere piegata con l’angolazione desiderata, trasformata in un letto o smontata. Lo scienziato, uno dei fondatori del club, morì il 25 Agosto del 1867 proprio su questa sedia, che da allora è conservata come una reliquia.

Il socio più prestigioso dell’Athenaeum, comunque, fu senza dubbio Arthur Wellesley, il primo Duca di Wellington, l’uomo che, come ho detto, fu in grado di infliggere a Napoleone la dura sconfitta di Waterloo.

Anch’egli, dopo la morte avvenuta nel 1852, ricevette onori simili a quelli di Bonaparte ma già quand’era ancora in vita vide celebrate le proprie gesta.

Il re Giorgio IV, nel 1825, concepì ben due archi trionfali per glorificare le guerre contro Napoleone: il Marble Arch, un tempo nella corte d’onore di Buckingham Palace e oggi posto all’angolo nordorientale di Hyde Park, e un secondo arco che fu inizialmente chiamato Constitution Arch.

Costruito su progetto dello stesso architetto dell’Athenaeum, Decimus Burton, è dotato di una singola fornice e impiega l’ordine corinzio.

Inizialmente sulla sua sommità non era prevista una statua ma nel 1846 l’arco fu scelto per ospitare la statua bronzea di Wellington, opera di Matthew Cotes Wyatt. Pesante 40 tonnellate e alta otto metri e mezzo, divenne la statua equestre più grande di tutto il Regno Unito.

Il problema fu che la scultura non piacque quasi a nessuno. Né a Burton, che la trovava sproporzionata e brutta, né alla Regina Vittoria, appena salita al trono. Temendo di urtare la sensibilità del Duca, la Regina non la fece saggiamente rimuovere.

Nel 1883, per fare posto ad una nuova ampia strada, Park Lane, quello che era ormai chiamato dai londinesi Wellington Arch fu smontato pezzo per pezzo e rimontato poco distante.

Morto ormai da tempo il Duca, si decise di rimuovere finalmente la statua e di sostituirla (nel 1912) con un’enorme quadriga di bronzo scolpita da Adrian Jones. Rappresenta Nike, la dea alata della Vittoria, alla guida del suo temibile cocchio.

La statua di Wellington a cavallo non venne fusa. Oggi la potete ammirare sopra un alto piedistallo nella cittadina di Aldershot.

Il monumento più curioso al Duca di Wellington, però, non è imponente come l’arco a lui dedicato o come la statua di Aldershot e non compare nelle guide di Londra. Lo potete trovare proprio davanti all’Athenaeum, quello che un tempo era il suo club.

La fotografia seguente, datata 1896, vi da un primo assaggio. Nel cerchio rosso potete scorgere uno strano rialzo del marciapiede, quasi in corrispondenza dell’ingresso dell’edificio.

Si tratta di un “mounting block”, una sorta di scaletta di pietra usata per facilitare la discesa da cavallo.

All’epoca i nobili si spostavano per la città in carrozza ma non era raro che salissero in sella e raggiungessero la meta sul proprio destriero. Così era abituato Wellington, che però, con l’avanzare degli anni, aveva perso un po’ di agilità.

Per non rischiare una pericolosa caduta, nel 1830 fece costruire questo mounting block. Da allora non fu più rimosso.

THIS HORSE BLOCK WAS ERECTED BY DESIRE OF
THE DUKE OF WELLINGTON, 1830


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