Finsbury – Tube: Liverpool Street
“To put a bit of ‘pep’ in the Lord Mayor’s Show”
1 – Una volta all’anno questi incantevoli cavalli, o una coppia di loro simili di proprietà di una birreria di Finsbury, mettono in scena una sorta di “Cenerentola degli animali” perché abbandonano il solito carro nel cortile e camminano lenti, maestosamente, anche se un po’ pesanti, attraverso folle che applaudono, tirando la carrozza del sindaco per lo spettacolo annuale del Lord Mayor’s Show. Questi imponenti cavalli sono parte della storia d’Inghilterra, essendo i diretti discendenti di quegli Shire Horses che furono allevati, tanto tempo fa, per trasportare in battaglia i cavalieri che indossavano pesantissime armature.
2 – Ecco l’entrata, in Farringdon Road, del Clerk’s Well, il pozzo antico di secoli che in un passato lontano fu la scena di rappresentazioni sacre da parte dei chierici (clerks) dei Sacri Ordini. Da qui il nome della zona, Clerkenwell.
3 – Questi scalini che salgono da King’s Cross Road a Granville Square sono i Riceyman Steps del romanzo di Arnold Bennett. Questo è il quartiere che egli descrive come “un inferno di rumore e sporcizia”.
4 – Sarebbe giusto che “The Castle” in Turnmill Street, sfoggiasse come insegna il simbolo delle tre palle di ottone, perché questo “pub” è un monte dei pegni autorizzato, e lo è da più di un secolo. Giorgio IV, mentre scommetteva in incognito ai combattimenti dei galli che si tenevano nei paraggi, perse i suoi soldi e, per racimolare il denaro per farsi riportare a casa in carrozza, convinse il padrone del Castle ad accettare in pegno il suo orologio. L’uomo, non sospettando chi fosse lo “scommettitore fallito”, rimase sorpreso quando un messo venne a riscattare l’orologio e gli disse che il proprietario era il Re, che per riconoscenza gli inviava un documento per concedere al Castle una licenza perenne per l’attività di monte dei pegni. La licenza e le tre palle di ottone sono esposte al bancone.
5 – Secondo una leggenda locale, in cima alla guglia di St Luke, in Old Street, c’è una pulce. Mentre la chiesa era in costruzione i parrocchiani si dimostrarono piuttosto avari nelle offerte e il parroco di allora, infastidito, decise di ricordare la loro tirchieria e meschinità facendo mettere l’effigie di una pulce sulla sommità della guglia. Ahimé la leggenda è falsa, sulla guglia c’è una banderuola a forma di cavalletta. Il folklore di Londra è pieno di storie di questo tipo, la maggior parte infondate ma tutte parte della storia senza tempo della città.
6 – Grimaldi, il più grande clown che il mondo abbia conosciuto, visse e morì in questa casa di Calshot Street, vicino alla stazione di King’s Cross. La sua tomba è nel vicino cimitero di St James’, Pentonville Hill. Da morto, così come in vita, Grimaldi è circondato dal suono allegro delle risate dei bambini, perché oggi il piccolo cimitero è adibito a parco giochi.
Questo post è la fedele traduzione di uno dei 29 capitoli di Curious London, libro uscito nel 1951 a firma di Hugh Pearman, tassista londinese e psicogeografo a tempo perso.
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