London As It Might Have Been – 1

Ripropongo sul blog, a puntate, la rubrica che ho pubblicato quotidianamente da Luglio a Ottobre sulle pagine Facebook e Instagram di The LondoNerD. Edifici, ponti, torri, monumenti, cimiteri… 117 luoghi che avrebbero potuto essere ma che, per un motivo o per l’altro, non videro mai la luce.

1 – Imperial Monumental Halls and Tower (1904). Questa enorme estensione dell’Abbazia di Westminster (all’interno della quale lo spazio cominciava a scarseggiare vista la notevole quantità di monumenti funebri) avrebbe avuto al centro una torre alta 167 metri, il più alto edificio del Regno Unito dell’epoca. Il Big Ben si ferma a 96 metri e la cupola di St Paul’s raggiunge i 111 metri dal suolo.

2 – Charles Robert Cockerell, progetto per il nuovo Royal Exchange (1838). La vista del cortile interno. Alla fine vinse la proposta di Sir William Tite.

3 – Un fotomontaggio che mostra dove si troverebbe oggi il Palazzo Reale di Whitehall disegnato da Inigo Jones nel 1638 e mai realizzato.
In alto a destra il Parlamento e in primo piano Trafalgar Square e la Colonna di Nelson.

4 – La cattedrale di St. Paul come l’avrebbe voluta Sir Christopher Wren.
Si può ancora ammirare la versione in legno di quercia in scala 1:25 disegnata dall’architetto e costruita da William Cleere nel 1674. Costò 600 sterline, il prezzo di una casa dell’epoca.

5 – Nel 1776, l’anno della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America, il giovane John Soane disegnava questo Ponte Trionfale che avrebbe collegato Lambeth e Westminster.
Il progetto gli fece vincere la medaglia d’oro della Royal Academy School e un viaggio premio in Italia.

6 – Il “doppio” London Bridge di George Dance (1800).
La Battaglia del Nilo si era svolta soltanto due anni prima e il ponte di Dance conteneva parecchi elementi ispirati all’Egitto. In particolare i due obelischi alle estremità, che avrebbero fatto assomigliare Londra a Roma o a Parigi.

7 – L’elegante London Bridge di Thomas Telford (1800).
Un ponte rivoluzionario, pensato da un ingegnere che veniva dalla Scozia. Tutto in ferro, con una singola campata di ben 180 metri. Fu scartato perché, per consentire il passaggio delle navi con l’alta marea, l’inclinazione del ponte avrebbe reso troppo ripida la salita per i veicoli.

8 – Il “Low Level Tower Bridge” di Frederic Barnett, che avrebbe consentito un traffico ininterrotto di persone e veicoli. Il ponte si divideva al centro in due carreggiate: quando una nave di grossa stazza doveva passare uno dei due ponti girevoli veniva aperto e il traffico veniva spostato sull’altro ponte. Quando l’imbarcazione si trovava nel bacino interno, il primo ponte veniva chiuso, il traffico tornava lì e la nave poteva riprendere la navigazione.

9 – “High Level Tower Bridge”, un’idea di Sidengham Duer datata 1876.
Il ponte era fisso ma alle due estremità operavano due ascensori idraulici che salivano di 25 metri portando con sé cavalli, carrozze e persone.

10 – Il Tower Bridge così come lo aveva pensato Horace Jones, già autore della Guildhall Library e del mercato di Smithfield.
L’arco semicircolare serviva ad alloggiare le catene che sollevavano i due ponti levatoi ma si rivelò un ostacolo al passaggio delle navi.
Intervenne quindi l’ingegner Barry, che lo eliminò e studiò un meccanismo idraulico per il sollevamento. Nacque così l’odierno Tower Bridge.
Barry realizzò una passerella sospesa per il passaggio dei pedoni, chiusa nel 1909 per i troppi tentativi di suicidio.

11 – Charing Cross Bridge (1906)
T. E. Collcutt immaginò un ponte ispirato al Ponte Vecchio di Firenze e al London Bridge medievale, con un centinaio di negozi lungo entrambi i lati.
Come potete vedere non c’è traccia della ferrovia e della stazione di Charing Cross, aperta nel 1864: l’idea di Collcutt e di molti altri era quella di riportare i treni sulla sponda sud del Tamigi e di abbattere lo sgradevole Hungerford Bridge.

12 – Il Crystal Tower Bridge. Alla fine del 1943 vaste aree di Londra erano in rovina a causa dei bombardamenti nazisti e le finestre ancora intatte venivano cosparse di nastro adesivo per evitare che andassero in frantumi. Fu proprio in questo tragico periodo che W. F. C. Holden presentò il suo progetto per il Tower Bridge: un ponte convertito in uffici e ricoperto di vetro. Stranamente la sua idea fu cassata.

Continua…

Ti è piaciuto questo articolo e non vuoi perdere i prossimi? Iscriviti alla newsletter di The LondoNerD: riceverai un avviso via mail ogni volta che un nuovo post sarà pubblicato.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.