Curious London #21 – Poplar

Poplar – Docklands Light Railway: All Saints


“Enter all ye children small. None can come who are too tall.”

1 – Cinquant’anni fa Clara Grant, direttrice di una vicina scuola d’infanzia, dispiaciuta per la mancanza di giocattoli dei bambini, iniziò un bizzarro rito che le fece guadagnare, nel corso degli anni, il titolo di “Farthing Bundle Lady”. Clara Grant morì nell’Ottobre del 1949 ma i bambini di Fern Street, sui cui marciapiedi cominciò l’usanza, e dell’intero quartiere, ogni sabato mattina giungono di corsa e si mettono in coda per passare sotto l’arco sul quale è dipinto il messaggio “Enter all ye children small. None can come who are too small.” Quindi ricevono dai volontari dell’organizzazione benefica di Fern Street i loro farthing bundles che contengono semplici giocattoli.

2 – “The Edinburgh Castle” in St Paul’s Road, oggi una missione metodista, era un tempo un Gin Palace vittoriano. E’ costruito, come si può vedere, a somiglianza del vero Castello di Edinburgo. Il famoso Dr. Barnardo lo acquistò e da qual momento in poi fu usato come centro di evangelizzazione.

3 – St. Matthias Church, in India Dock Road, con il suo campanile dal tetto spiovente, ha un romantico legame con i sette mari. Gli archi della navata sono supportati da robusti pilastri di legno. Ce ne sono sette e sono tutti alberi di antichi “tea clippers”. Questa è la chiesa di coloro che li costruirono nelle vicine darsene della East India Company. Lo stemma dell’antica “John Company” è inciso sul soffitto.

4 – Tutto ciò che rimane della “China Town” di Thomas Burke è questa corta strada chiamata Pennyfields, che ospita più residenti cinesi di ogni altra zona di Londra. La magia che possedevano questo luogo e l’adiacente Limehouse Causeway sembrano irrimediabilmente perduti. I fuochi d’artificio e le lanterne riccamente decorate che un tempo accoglievano il Capodanno cinese sono un lontano ricordo. Oggi è soltanto una zona come tante altre dell’East End.

5 – Duecento anni fa il figlio di una vedova che gestiva una birreria dove oggi sorge questa taverna, “The Widow’s Son” in Devons Road, decise di “andare per mare”. Lasciando la sua ansiosa madre, lui le chiese di tenere da parte per lui alcuni dei suoi famosi Hot Cross Buns, dal momento che sarebbe tornato a casa entro la Pasqua dell’anno seguente. Lei fece così ma, ahimè, suo figlio non tornò a Pasqua e non si seppe più nulla di lui. Certa che prima o poi sarebbe tornato, sua madre cucinò per lui gli Hot Cross Buns ogni Venerdì Santo. L’usanza diventò quella di appenderli nel locale e, ancora oggi, ogni Venerdì Santo, viene aggiunto un altro bun.

6 – Questo modellino che oggi troviamo all’ingresso dei giardini della chiesa di St. Matthias è una testimonianza del fatto che il destino di Poplar è sempre stato legato grazie al fiume di Londra agli oceani sconfinati del mondo intero. Vecchio più di un secolo, prima era posto all’entrata del West India Dock.


Questo post è la fedele traduzione di uno dei 29 capitoli di Curious London, libro uscito nel 1951 a firma di Hugh Pearman, tassista londinese e psicogeografo a tempo perso.

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