The Best of Curious London

La scorsa settimana, ahimè, è giunto all’ultimo episodio un appuntamento a cui mi ero affezionato.

Andava avanti da più di un anno, da quando decisi di condividere con voi lettori un libriccino della mia collezione, pubblicato nel 1951 e intitolato Curious London.

Mi sono divertito enormemente a ritrovare sulla mappa le 174 tappe percorse da Hugh Pearman, l’autore del volumetto, di professione tassista: 6 luoghi per ognuno dei 29 boroughs che nel 1951 formavano il London County Council.

A conclusione di questa lunga cavalcata che mi ha fatto scoprire tanti angoli di Londra che non conoscevo, ho voluto scegliere per ogni quartiere il più affascinante (a mio giudizio) tra i sei posti descritti da Pearman. Unica regola che ho seguito è stata quella di optare per luoghi tuttora esistenti: purtroppo, infatti, dal 1951 ad oggi alcuni scorci della città sono cambiati radicalmente.

E’ nata così una galleria di 29 frammenti di Londra che raramente vengono visitati dai turisti. D’altra parte lo scriveva già l’autore del libro nella prefazione:

“… (il libro) non riguarda la Londra che la maggior parte dei turisti visita ma, come il titolo suggerisce, quella inusuale, bizzarra e curiosa.”

Per ogni tappa ho incluso la relativa posizione sulla mappa.

Fatemi sapere se ho scelto bene e buon divertimento!

1 – City of London

In Fore Street c’è questa insegna che ricorda che alle 12:15 a.m. del 25 Agosto 1940 cadde la prima bomba sulla City, durante la Seconda Guerra mondiale.

2 – Westminster

Questa fila di deliziose villette dalla facciata convessa forma un lato di Goodwins Court, una strada d’altri tempi appena fuori da St. Martin’s Lane. In uno dei cottage viveva Nell Gwynn, la venditrice di arance nel vicino Royal Drury Lane Theatre che divenne l’amante del “Merry Monarch” e la favorita del popolino. Entrando in Goodwins Court da St. Martin’s Lane, a sinistra c’è l’antica Prigione dei Debitori di Westminster. Le strette finestre hanno ancora le sbarre di ferro, anche se le celle sono ormai vuote da molti anni.

3 – Battersea

Lungo il fiume c’è St. Mary’s, una chiesa piena di memorie. Ecco alcuni dei nomi famosi a cui è legata: William Blake, poeta, artista e mistico, sposò qui sua moglie Katherine; dalla finestra più in alto della sacrestia Turner dipinse i suoi famosi tramonti; il grande Wilberforce, la cui abitazione si trovava all’interno della parrocchia, era un frequentatore abituale della chiesa. Su un muro della galleria c’è un monumento sormontato da un busto. E’ alla memoria di Sir Edward Wynter. L’iscrizione, degna di quel brillante bugiardo del Barone di Münchhausen, recita così: “Da solo, disarmato, schiacciò una tigre e stritolò a morte la bestia mostruosa. Per tre volte rovesciò venti Mori a cavallo, a uno a uno, a piedi, alcuni li ferì, altri li uccise, i restanti li disperse: cosa avrebbe potuto fare di più Sansone?”. Nella cripta sono sepolti i resti di quel voltagabbana del Generale Benedict Arnold, che cercò di tradire il suo commilitone George Washington, passando dalla parte degli Inglesi.

4 – Bermondsey

In St. Mary’s Church Street si trova questa vecchia scuola parrocchiale, sulla cui facciata ci sono queste deliziose statue di un ragazzo e una ragazza in abbigliamento puritano. La scuola fu fondata da Peter Hills, un marinaio, che lasciò del denaro per educare “otto bambini figli di poveri marinai, non uno di più.”.

5 – Bethnal Green

La fonte di acqua potabile più grande e costosa di Londra è questa che si trova in un’altra zona di Victoria Park. Costruita quasi un secolo fa per una cifra vicina alle 25.000 sterline odierne, fu pagata dalla Baronessa Burdett Coutts, famosa benefattrice alla quale è la fontana è ancora oggi intitolata.

6 – Camberwell

Un collegamento con il passato sono i modelli di animali preistorici che sorgono, da ormai quasi un secolo, nei terreni del vecchio Crystal Palace, che confina con il quartiere. Questi animali sono in eccellente stato di conservazione. La loro stazza si può intuire comparando l’altezza dell’uomo che sta accanto a questi esemplari. Installati qui quando il Crystal Palace fu rimontato dopo la rimozione da Hyde Park, questi modelli che sembrano vivi sono un legame diretto con la Great Exhibition del 1851.

7 – Chelsea

La casa più recente ed importante di Chelsea è questa, che risale al 1466. Originariamente costruita a Bishopsgate come la dimora cittadina di Sir Thomas Crosby, nel 1910 fu demolita e ricostruita qui, lungo l’Embankment. Ora è utilizzata come un ostello internazionale per sole donne ma nel corso della sua esistenza ha avuto diversi scopi. Riccardo III, che fece uccidere i “Principi nella Torre”, elaborò tra queste mura il suo vile complotto per conquistare il trono.

8 – Deptford

Questi teschi che sorvegliano l’entrata di St. Nicholas Churchyard sono attribuiti a Grinling Gibbons. Questa piccola chiesa è parte importante della storia d’Inghilterra perché qui si tenne la funzione ufficiale di ringraziamento dopo la sconfitta dell’Invincibile Armata, con una delle cerimonie pittoresche che erano in voga in quell’epoca. Qui sono accaduti molti eventi e nel cimitero riposano uomini famosi in tutto il mondo. Uno di essi è Christopher Marlowe, amico e fonte di ispirazione per William Shakespeare.

9 – Finsbury

Sarebbe giusto che “The Castle” in Turnmill Street, sfoggiasse come insegna il simbolo delle tre palle di ottone, perché questo “pub” è un monte dei pegni autorizzato, e lo è da più di un secolo. Giorgio IV, mentre scommetteva in incognito ai combattimenti dei galli che si tenevano nei paraggi, perse i suoi soldi e, per racimolare il denaro per farsi riportare a casa in carrozza, convinse il padrone del Castle ad accettare in pegno il suo orologio. L’uomo, non sospettando chi fosse lo “scommettitore fallito”, rimase sorpreso quando un messo venne a riscattare l’orologio e gli disse che il proprietario era il Re, che per riconoscenza gli inviava un documento per concedere al Castle una licenza perenne per l’attività di monte dei pegni. La licenza e le tre palle di ottone sono esposte al bancone.

10 – Fulham

Su questa lapide nel cimitero di All Saints’, accanto a Putney Bridge, troviamo il tributo più stucchevole ad una moglie defunta e il messaggio di addio più laconico rivolto ad un marito. L’iscrizione ad entrambi recita così:

Sacred to the Memory of ISABELLA MURR of this Parish who departed this Life the 29th of November 1829 in the 52nd Year of her Age.

Ye who possess the brightest charms of life:
A tender friend – a kind indulgent wife:
Oh, learn their worth! In her beneath this stone
These pleasing attributes together shone.
Was not true happiness with them combin’d?
Ask the spoil’d being she has left behind.

HE’S GONE TOO.

11 – Greenwich

In un angolo appartato di Blackheath sorge il Morden College. Costruito a seguito di un evento lontano nel tempo, è l’ennesima dimostrazione che la realtà a volte supera la fantasia. Un giovanotto, che si chiamava John Morden e viveva all’ombra della chiesa di St. Bride’s nella City, salpò per il Levante. Qui accumulò una fortuna. Con il passare degli anni la nostalgia di Londra si fece insopportabile. Noleggiò quindi ben tre vascelli a quattro alberi, li caricò con tutte le sue ricchezze e li vide salpare. Lui tornò nella città natale via terra, pronto ad accogliere le sue navi cariche di tesori. I mesi diventarono anni e John Morden aspettava ancora invano l’arrivo dei vascelli nel porto. Nel frattempo si era ridotto in povertà e lavorava come lustrascarpe in una taverna della City. Un giorno udì due uomini che parlavano di certe imbarcazioni sconosciute, che erano state avvistate nel Tamigi. Il suo cuore sobbalzò, perché intuì che stavano parlando dei vascelli perduti. Corse verso la banchina e attese con ansia l’arrivo dei suoi “mercantili dalle ali bianche”. Quando attraccarono il suo tesoro era lì, intatto. Era accaduto che le navi erano state sequestrate dai turchi che poi, senza un motivo, le avevano rilasciate. Morden ringraziò per questo salvataggio dalla povertà, apparentemente miracoloso, commissionando a Sir Christopher Wren la costruzione di un college, dimora per uomini d’affari che, senza una colpa, fossero caduti in miseria.

12 – Hackney

All’angolo nord-ovest di Clapton Common, in mezzo a prati ben curati, c’è questa chiesa, al cui interno i non credenti non possono accedere. Costruita negli ultimi anni del diciannovesimo secolo, fu aperta come una “dimora dell’amore” dalla Setta di Agapemone, una comunità religiosa dalle idee insolite. Oggi alcuni dei fedeli si ritrovano qui occasionalmente per pregare ma solitamente le porte sono chiuse, regalando all’edificio il nome di “chiesa fantasma”. Uno dei suoi ministri, Hugh Smythe Pigott, si autoproclamò il Nuovo Messia e, per provare questa affermazione, si offrì di trasformare in vino l’acqua di un laghetto che sorgeva nei paraggi. Si dice che diede la colpa del fallimento del miracolo agli spiriti maligni, che si erano alleati con i locali fabbricanti di birra.

13 – Hammersmith

Sepolti uno accanto all’altro nel cimitero della chiesa parrocchiale di St. Paul, riposano un carpentiere ed un fabbro – Richard Honey e George Francis – due lavoratori la cui fine prematura è legata all’amore non corrisposto da parte di una regina. L’iscrizione sulla lapide ci dice che “furono uccisi il 14 Agosto 1821 mentre assistevano al funerale di Carolina di Brunswick, Regina d’Inghilterra”. La tragica Carolina, moglie di Giorgio IV, fu respinta all’entrata di Westminster Abbey nel giorno dell’Incoronazione e morì di crepacuore tre settimane dopo, a Hammersmith. Il Re diede ordini affinché il suo corteo funebre non attraversasse la City; la gente però non lo accettò. Il risultato fu una battaglia a Hyde Park Corner che terminò con gli spari dei soldati contro la folla ribollente e l’uccisione dei due uomini.

14 – Hampstead

Questa casa insolita, dipinta da Constable in un quadro esposto alla National Gallery, è conosciuta con il nome di Admiral’s House. Situata nel Grove, fu costruita a metà del diciottesimo secolo dall’Ammiraglio Barton, che sistemò il tetto come il cassero di poppa di una nave da guerra e installò una batteria di munizioni.

15 – Holborn

All’angolo tra Shaftesbury Avenue e New Oxford Street sorge questo negozio che ci ricorda che i “bei vecchi tempi”, forse, non erano belli come spesso si pensa. Questo negozio è l’unico a Londra che espone in vetrina un avviso secondo cui vende bastoni animati, dagger canes e manganelli ma, quando fu fondato più di un secolo fa, era solo uno dei tanti che trattavano armi letali di questo tipo.

16 – Islington

L’edificio più storico di Islington è Canonbury Tower. E’ tutto ciò che resta di un palazzo che era già antico ai tempi della Regina Elisabetta. La tradizione dice che è connesso da passaggi sotterranei con il convento di St. Bartholomew a West Smithfield. Nella torre c’è una stanza in cui Goldsmith scrisse “Il vicario di Wakefield” e “ The Traveller”. Qui trovò anche rifugio dai suoi creditori.

17 – The Royal Borough of Kensington

Negli appartati Iverna Gardens, quasi a portata di occhio e di orecchio della trafficata Kensington High Street, c’è la chiesa più piccola di Londra. Dedicata a St. Sarkis, è il luogo dove si riunisce per pregare la comunità armena che risiede a Londra.

18 – Lambeth

In questa guglia della Christ Church, la chiesa all’angolo tra Westminster Bridge Road e Kennington Road, sono incastonate delle stelle e delle strisce, un modo inusuale di ringraziare l’aiuto finanziario ricevuto dagli americani per la costruzione dell’edificio sacro.

19 – Lewisham

I passanti potrebbero essere perdonati se, vedendo questa costruzione a forma di pagoda per la prima volta, stropicciassero gli occhi per lo stupore e immaginassero di essere stati trasportati su un tappeto volante fino alla lontana Mandalay. Certamente soltanto in Oriente si può trovare una casa esotica come questa, situata non dove l’Est incontra l’Ovest ma nel posto in cui Lee si congiunge con Blackheath.

20 – Paddington

Tutte le creature viventi prima o poi giungono alla fine della strada e qui, in Victoria Gate a Hyde Park, c’è un luogo di riposo insolito, un cimitero per gatti e cani. A volte bizzarri e a volte toccanti sono gli epitaffi fatti incidere sulle lapidi da persone che amavano i loro amici a quattro zampe.

21 – Poplar

Duecento anni fa il figlio di una vedova che gestiva una birreria dove oggi sorge questa taverna, “The Widow’s Son” in Devons Road, decise di “andare per mare”. Lasciando la sua ansiosa madre, lui le chiese di tenere da parte per lui alcuni dei suoi famosi Hot Cross Buns, dal momento che sarebbe tornato a casa entro la Pasqua dell’anno seguente. Lei fece così ma, ahimè, suo figlio non tornò a Pasqua e non si seppe più nulla di lui. Certa che prima o poi sarebbe tornato, sua madre cucinò per lui gli Hot Cross Buns ogni Venerdì Santo. L’usanza diventò quella di appenderli nel locale e, ancora oggi, ogni Venerdì Santo, viene aggiunto un altro bun.

22 – St. Marylebone

Circa 120 anni fa un gruppo di ex membri dell’esercito tramò per uccidere tutti i componenti del governo. I cospiratori si incontrarono in un sottotetto in Cato Street, una traversa di Edgware Road, ma nel giorno fissato per l’assassinio di massa uno dei congiurati rivelò il complotto. Gli agenti di Bow Street fecero irruzione nella mansarda, un poliziotto fu ucciso e tre rimasero feriti. Il capobanda fu recluso nella Torre e, con altri quattro, fu impiccato all’Old Bailey il primo Maggio del 1820.

23 – St. Pancras

Holly Village, vicino al capolinea del filobus di Parliament Hill Fields è il precursore di tutti i giardini botanici e dei “villaggi fioriti”. E’ un insieme di residenze in stile gotico, circondate da prati e aiuole. Fu costruito circa un secolo fa dalla baronessa Burdett Coutts.

24 – Shoreditch

Affissa alla parete di una casa in Curtain Road c’è questa lapide. Certifica che qui, tra il 1577 e il 1598, sorgeva il primo edificio londinese dedicato esclusivamente alla rappresentazione di commedie teatrali. Era conosciuto con il nome di “The Theatre”.

25 – Southwark

La più antica statua all’aperto di Londra è quella del Re Alfredo. Risale al 1395 e si trova di fronte alla Holy Trinity Church, in Trinity Square. Originariamente stava in una nicchia all’esterno di Westminster Hall, fu rimossa e spostata qui nel 1821.

26 – Stepney

Questa è la melodia che Stepney ha reso famosa in ogni angolo del globo, perché è il messaggio che è trasmesso dappertutto dai rintocchi di Big Ben, la più famosa di tutte le campane. Big Ben fu fusa in questa fonderia in Whitechapel Road.

27 – Stoke Newington

L’incantevole antica Clissold House in Clissold Park si specchia nelle placide acque del New River. E’ una delle ultime, se non l’ultima, grandi dimore di questo quartiere che sorgevano qui, tutto intorno era verde campagna e la trafficata Londra soltanto il racconto di un viaggiatore. Un notevole tributo al duraturo affetto tra sorelle è una fontana infissa a una parete della casa. Sulla fontana c’è questa iscrizione: “Alla memoria di tre dolci sorelle, di uno, tre e quattro anni di età”. Fu eretta da un’altra sorella, più di mezzo secolo dopo la loro scomparsa.

28 – Wandsworth

Nel corso degli anni, verso questo rifugio agreste in Wandsworth Road sono giunte molte spose e molti sposi, per salire i suoi 29 gradini e trovare la felicità nella vecchia chiesa parrocchiale di St. Paul. Per questo motivo la strada si chiama Matrimony Place.

29 – Woolwich

Al margine di Woolwich Common c’è questo particolare edificio, certamente quello con la forma più bizzarra di tutta Londra. Disegnato da Nash e conosciuto con il nome di Rotunda, fu originariamente eretto a St. James’s Park come il luogo di ritrovo dei sovrani alleati che si incontrarono per celebrare, prematuramente, la sconfitta di Napoleone prima di Waterloo. Dopo Waterloo il Principe Reggente lo fece trasformare in edificio per ospitare i trofei presi dalle truppe inglesi una volta entrati a Parigi. Oggi è il museo della Royal Artillery.


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