Trompe-l’oeil

Hampstead Lane – Tube: Highgate


Ero convintissimo che fosse proprio lui! E invece…

La settimana scorsa, con colpevole e inspiegabile ritardo, ho recuperato una serie su Netflix che avevo totalmente ignorato per anni.

Creata, scritta, diretta e interpretata da quel geniaccio di Ricky Gervais, After Life è una riuscitissima black comedy, irriverente e allo stesso tempo toccante, ed è deliziosamente british. Come ho detto, non mi spiego come ho fatto a non averla vista prima.

Lunedì scorso, quindi, io e Silvia abbiamo premuto il tasto PLAY del telecomando. Proprio all’inizio della prima puntata, durante una scena in cui il protagonista gioca con il proprio cane in un parco pubblico, mi sono improvvisamente alzato dal divano e ho esclamato “E’ lui! E’ il ponte di Kenwood!”.

Ho premuto PAUSE e ho raccontato a mia moglie (un po’ sorpresa dalla mia reazione scomposta) la curiosa storia del ponte di Kenwood.

Fino a metà del 1700 sulla collina di Hampstead, in posizione meravigliosa con una vista impareggiabile sulla città di Londra, sorgeva un edificio piuttosto semplice, chiamato Caen Wood House.

La proprietà era stata acquistata nel 1754 da William Murray, primo conte di Mansfield e insigne giurista, che una decina di anni dopo aveva commissionato al celebre architetto Robert Adam l’ampliamento dell’edificio.

Questi, insieme al fratello minore James, rimodellò completamente la facciata, creando un elegante portico ionico, e disegnò gli interni, in particolare la splendida biblioteca che accolse i preziosi volumi di Lord Mansfield. Una biblioteca talmente riuscita ed armoniosa da finire recentemente tra i luoghi scelti per il progetto Accidentally Wes Anderson.

Dopo la morte del giudice nel 1793, Kenwood House passò di mano più volte, restando sempre proprietà della famiglia, fino a che il sesto conte di Mansfield non la vendette nel 1925 a Lord Iveagh. Irlandese, appartenente alla famiglia Guinness e filantropo, il nobiluomo morì soltanto due anni dopo, lasciando allo Stato inglese la sua rinomata collezione d’arte. Oggi la potete ammirare proprio nelle stanze di Kenwood House, amministrata da English Heritage.

La mia prima visita risale al 2003, ai tempi in cui ogni estate passavo tre settimane abbondanti in Inghilterra con il TGS Eurogroup.

In questo foto d’epoca mi vedete davanti a Kenwood House in compagnia di Chiara, che con me, Giovanna e Franco aveva il compito di angelo custode di un gruppo di 30 adorabili, scalmanati quindicenni.

Quel giorno lasciammo in treno Tunbridge Wells, raggiungemmo Londra dopo pranzo e visitammo il palazzo e la Iveagh Bequest, ammirando i capolavori di Vermeer, Rembrandt, Gainsborough, Turner e Landseer.

Poi facemmo una piacevole camminata attraverso il parco, fino a Parliament Hill, la collina da cui si gode la migliore vista sul centro di Londra.

Sono passati 20 anni e, se fate il confronto tra la prima fotografia (sgranata e scattata in un giorno in cui c’era molta foschia) e la seconda, vi potete rendere conto di quanto sia cambiato lo skyline della città.

Decine di grattacieli sono spuntati come funghi e ogni anno il panorama si aggiorna.

Dopo una sosta, tornammo indietro, in direzione di Kenwood House e della metropolitana.

Senza farci minimamente caso, passammo accanto al protagonista del post di oggi, il ponte voluto da Lord Mansfield nel 1781.

Una volta completato l’ampliamento della sua dimora, infatti, il giudice aveva concentrato i suoi sforzi sul parco circostante e aveva deciso di abbellire la vista sulla città dal prato antistante Kenwood House. Creò due laghetti artificiali, il Wood Pond e il Thousand Pound Pond e pensò che quest’ultimo doveva essere impreziosito da un ponte. Non un ponte vero e proprio, però. Un ponte finto, un elemento di scenografia.

Il disegno, a quanto pare, fu affidato a Robert Adam, l’architetto che aveva trasformato la villa. Il risultato fu notevolissimo.

Lo “Sham Bridge”, così è chiamato, chiude armoniosamente la vista sul lato sinistro, è costruito in legno ma sembra fatto in pietra di Portland. Un trompe-l’oeil riuscitissimo. Avvicinandosi, ci si accorge dell’inganno: è bidimensionale.

L’ultimo restauro risale al 2019, è opera della ditta Universal Stone Ltd. ed è durato ben 22 settimane. Il ponte è stato rimosso, l’estremità orientale del Thousand Pound Pond è stata dragata, il legno sostituito completamente con un altro molto speciale, resistente all’umidità.

Ho raccontato a Silvia tutto questo, eccitato e anche un po’ borioso per aver colto il dettaglio nello sfondo alle spalle di Ricky Gervais e del suo cane. Concluso il mio aneddoto, abbiamo premuto nuovamente il tasto PLAY e abbiamo proseguito con la visione della puntata.

Il giorno successivo, un po’ per rivedere le immagini del ponte e un po’ perché nella notte qualche dubbio era affiorato, ho googlato “Kenwood House fake bridge”. E mi sono accorto che avevo preso una cantonata totale: il ponte di Kenwood House era completamente diverso da quello comparso nella serie!

Ma c’è di più. Quello alle spalle di Ricky Gervais non è nemmeno un ponte! E’ in realtà la parte superiore di una costruzione che si trova all’interno di Hill Garden, a Hampstead, una delle locations scelte per girare le serie. Lo chiamano Hill Garden Shelter ed è spesso scelto come luogo per celebrare matrimoni.

Controllate voi stessi, l’inquadratura dal basso e la prospettiva lo fanno apparire ciò che non è. Un trompe-l’oeil targato Netflix, degno di quello costruito da Lord Mansfield nel 1781.

Ovviamente non ho detto nulla a mia moglie, non ho ammesso l’errore. Lo scoprirà tra poco, leggendo questo post.


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