Finsbury Square – Tube: Moorgate
Quello del 2022, per gli inglesi, sarà il primo Natale senza la Regina Elisabetta.
Non sapremo mai quale colore avrebbe scelto quest’anno per il tradizionale discorso agli abitanti del Commonwealth…
E chissà se prima di morire la sovrana aveva già inviato il consueto ordine natalizio ad uno dei suoi fornitori più bizzarri: la storica ditta Tom Smith, fondata nel 1847.
Ogni anno infatti, davanti ad ogni posto a sedere della ricca tavola imbandita per il pranzo di Natale con figli, nipoti e pronipoti, veniva messo un tradizionale Christmas Cracker.
Attenzione, non sto parlando dei crackers che tutti noi poveri mortali conosciamo ma ad un oggetto molto particolare, tipicamente inglese e quasi impossibile da trovare nel resto del mondo.
Tutto cominciò nel 1847, nella Londra della Regina Vittoria.
Thomas Smith aveva 26 anni, viveva nella City e fin da piccolo aveva imparato il mestiere del fornaio, specializzandosi nella preparazione dei dolci e dimostrando di avere stoffa, tanto da essere mandato a Parigi per un corso di aggiornamento.
Nella capitale francese il giovane Thomas scoprì i bonbons, mandorle ricoperte di zucchero e avvolte in un foglietto di carta velina con le estremità attorcigliate.
Tornato nella sua bottega di Goswell Road, Clerkenwell, decise di proporre i bonbons ai suoi clienti abituali, nel periodo di Natale. Aggiunse ad ogni dolciume un bigliettino contenente una frase amorosa. L’idea funzionò per qualche anno ma l’effetto-novità, piano piano, cominciò a svanire.
Decise allora di sostituire il contenuto dell’involucro: non più mandorle zuccherate ma piccoli pezzi di bigiotteria, di poco valore ma di notevole impatto. Anche in questo caso, però, il successo durò poco.
La svolta arrivò con il Natale del 1860.
La leggenda narra che una sera Thomas Smith si stava rilassando davanti al camino di casa, seduto sulla sua poltrona preferita. Il fuoco andava allegramente e ogni tanto i ceppi di legno crepitavano, emettendo un suono piacevole.
Ecco l’ingrediente che mancava: un piccolo e innocuo botto da far esplodere nel momento in cui si scartava il bonbon.
In realtà sembra che la storia del fuoco e del camino sia falsa e che sia stata messa in circolazione ad arte. Esisteva già, infatti, qualcosa di simile, dei piccoli petardi chiamati Waterloo Crackers che venivano venduti il 5 Novembre per celebrare la tradizionale Guy Fawkes Night.
Thomas Smith si limitò ad acquistare da un chimico il brevetto per inserire nei suoi bonbons una striscia di carta imbevuta di salnitro che, una volta tirata dai due estremi, produceva una piccola esplosione.
Smith decise quindi di passare alla produzione di massa, per abbassare i costi, e di distribuire i suoi “Bangs of Expectation”, come li aveva battezzati, nei negozi di tutta Londra. E’ proprio il caso di dire che con quest’ultimo accorgimento fece il botto!
Con il tempo la gente cominciò a chiamarli Christmas Crackers e a disporli sulla tavola il giorno di Natale, uno per ogni ospite.
Il cracker veniva tirato alle estremità dai commensali e si rompeva lasciando in mano a uno dei due la parte centrale e dunque il contenuto.
Tom Smith morì giovane, nel 1869, e l’azienda passò nelle mani dei tre figli maschi Tom, Walter e Henry. Fu Walter a introdurre all’interno dei Christmas Crackers due elementi che ancora oggi fanno parte della tradizione: una coroncina di carta e un bigliettino contenente un buffo indovinello.
La ditta prosperò enormemente e alla fine del secolo impiegava ben 2.000 operai nella nuova fabbrica di Wilson Street, all’angolo con Finsbury Square.
Proprio nella piazza, ancora oggi, potete ammirare un monumento che ricorda questa avventura imprenditoriale: si tratta dell’elaborata fontana che due dei figli di Tom Smith, Tom jr. e Walter, dedicarono nel 1899 alla madre Martha, scomparsa l’anno precedente.
Si trattò di un regalo dei due imprenditori alla comunità locale, costato 1.000 sterline, all’epoca una bella cifra.
La ditta Tom Smith esiste ancora, nonostante qualche cambio di proprietà, e produce i crackers più prestigiosi del Paese in una fabbrica nei pressi di Cardiff, nel Galles.
Da qui, ogni anno, giungevano i Christmas Crackers della Regina Elisabetta, ovviamente di ottima fattura e di una spanna migliori di quelli che si comprano nei negozi inglesi.
In Italia non si trovano, se non comprandoli online. Ho deciso quindi di fabbricarne qualcuno, seguendo uno dei numerosi tutorial che si trovano online.
Poco dopo Natale è in programma una cena con amici che non vedo da tempo, tutti più o meno appassionati come me di cose inglesi. Ognuno di noi deve presentarsi con un regalo per il vicino di posto, che sarà sorteggiato a caso.