Ripropongo sulle pagine del blog, a puntate, la rubrica che ho pubblicato Luglio a Ottobre sulle pagine Facebook e Instagram di The LondoNerD. Edifici, ponti, torri, monumenti, cimiteri… 117 luoghi che avrebbero potuto essere ma che, per un motivo o per l’altro, non videro mai la luce.
82 – Giorgio III chiese all’architetto John Soane di disegnare un ingresso della città di Londra che fosse degno di una capitale, per sostituire i semplici cancelli di legno che stavano a Hyde Park Corner all’inizio del 1800.
Questo è il risultato: la “Grand National Entry into the Metropolis”, che voleva “combinare la semplicità della tradizione greca con la magnificenza di quella romana e gli effetti giocosi dell’architettura gotica”.
83 – Nel 1832 Rigby Wason, membro del Parlamento, e William Bardwell, architetto, si unirono per presentare un progetto ambizioso: demolire buona parte degli edifici tra Westmister Abbey e Buckingham Palace, per sostituirli con abitazioni nuove di zecca, affacciate su tre grandi piazze (Parliament Square, King’s Square e Queen’s Square). Una strada curva lunga quasi un miglio avrebbe seguito il percorso dell’odierna Victoria Street.
Una curiosità: le case in basso a destra sarebbero state risparmiate, un po’ perché avevano un certo pregio ma soprattutto perché l’architetto Bardwell viveva proprio qui!
84 – “Proposed Royal Champs Elysées”, 1854.
W. H. Twentyman immaginò questo magnifico boulevard da Regent’s Park a Hampstead, che partiva da un Arco di Trionfo.
Una scalinata conduceva a una pagoda su Primrose Hill, che poteva essere visitata per godere il panorama.
85 – Intorno alla metà del 1800 i londinesi erano alle prese con l’emergenza del traffico.
Si studiavano nuove soluzioni, tra cui questa: strade sotterranee in cui far circolare i veicoli pesanti e dove alloggiare le condotte di acqua e gas insieme ai fili del telegrafo.
Tutto perfetto ma restava il problema dell’aerazione…
86 – Un’altra “soluzione” per alleviare il traffico nella Londra vittoriana: il ponte disegnato da Thomas Dunn “per la sicurezza di donne e bambini intenzionati ad attraversare strade trafficate”.
Si trattava di passerelle in ghisa, accessibili tramite strette scale a chiocciola. Questa illustrazione mostra la trasformazione di Ludgate Circus.
L’idea fu subito accantonata perché il rischio di scivolare sui gradini era ben più grande di quello di essere investiti da una carrozza!
87 – Cosa ne pensate di questa versione rettangolare di Piccadilly Circus?
È opera di Reginald Blomfield e risale agli anni ‘20 del secolo scorso.
Avrebbe voluto abbattere il London Pavilion per costruire un edificio simile a Swan & Edgar. Il progetto naufragò quando Blomfield scoprì che il contratto di locazione del London Pavilion sarebbe scaduto soltanto nel 1962.
88 – Nel 1910 John Murray fece arrivare questo disegno sulla scrivania del Lord Mayor, incaricato delle celebrazioni in memoria di Edoardo VII, da poco defunto.
Si trattava di stravolgere Piccadilly Circus trasformandola in King Edward VII Square, con una statua equestre del sovrano al posto dell’Eros (!).
Sul lato nord lo Shakespeare Memorial Theatre e la National Opera House.
89 – Il progetto firmato Royal Academy per ricostruire Piccadilly Circus dopo la fine della seconda guerra mondiale, datato 1942.
90 – La copertina di London Replanned, pubblicato nel 1942, mostra la cattedrale di St Paul in cima a una scalinata monumentale che parte dalla sponda nord del Tamigi.
91 – Nel 1942 J. D. M. Harvey immaginò l’intera area di Covent Garden come un “Music and Drama Centre”.
In primo piano una sala da concerti, a nord della piazza una nuova Opera House.
Il vecchio mercato ortofrutticolo sarebbe diventato un giardino, contornato dalle vecchie colonne.
92 – Nel 1942 qualcuno tirò fuori l’idea di demolire tutte le case e i negozi di Museum Street per creare spazio intorno al British Museum.
Ecco la vista da New Oxford Street. In primo piano la chiesa di St George.
93 – St Paul’s Cathedral al centro di una piazza semicircolare che ricorda quella di San Pietro. Anche Ludgate Circus, in primo piano, è trasformato in una piazza con alberi e viali. Anche questo progetto risale al 1942.
94 – Un grattacielo alto 152 metri, molto simile al Woolworth Building di New York. Sarebbe stata la nuova sede della City Corporation, proprio alle spalle dell’antica Guildhall.
95 – Nel 1944 Kenneth Lindy e Winton Lewis presentarono la loro proposta per un improbabile eliporto in Liverpool Street.
96 – Nel 1956 Brian Harpur, General Manager del London Evening News, aveva il suo ufficio lungo l’Embankment, nei pressi di Blackfriars. Dalle sue finestre vedeva un flusso costante di intenso traffico, a qualsiasi ora del giorno. Così gli venne una pensata: costruire un’autostrada parallela, sospesa sul Tamigi, che avrebbe corso da Blackfriars fino a Putney, con un ritmo di 2.800 veicoli all’ora.
L’unico ostacolo era costituito dalla zona di Westminster, che era proprio a ridosso del fiume. Harpur pensò di aggirare il problema nascondendo una sezione di autostrada lunga 275 metri sotto i giardini del Parlamento.
Continua…
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